Ingroia davanti alla base F-35: “Fermiamo la lobby delle armi”

Il comizio del candidato premier di Rivoluzione Civile all’aeroporto militare di Cameri

Il comizio di Ingroia davanti alla base militare di Cameri

Davanti all’aeroporto militare di Cameri (non gli è stato concesso l’accesso all’interno), Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile, ha criticato il progetto legato all’acquisto dei cacciabombardieri F35, che a Cameri verranno, in parte, assemblati.

«Le politiche di Berlusconi e Monti- ha affermato il leader di Rivoluzione civile – hanno caricato la crisi sulle spalle delle fasce più deboli, senza torcere un capello ai poteri forti, come la lobby delle armi. Scandaloso l’esempio dell’acquisto dei cacciabombardieri F-35, per il quale il governo si è impegnato a sborsare circa 13 miliardi di euro. Si tratta di uno spreco di denaro pubblico e di un’offesa al principio costituzionale secondo cui l’Italia ripudia la guerra».
«In prossimità della campagna elettorale – ha aggiunto – sono sbucati come funghi i pentiti dell’ultima ora che, per accaparrarsi voti, hanno gridato al taglio del numero degli F-35, pur avendone votato l’acquisto in Parlamento. Non è pensabile chiedere sacrifici agli italiani mentre sopravvivono voci di spesa discutibili e inutili come quella dei cacciabombardieri F-35. Anche perché ormai è chiaro che sul territorio non porteranno alcunché. È vero che il progetto è già avviato, ma conviene interromperlo ora: proseguire sarebbe ancora più oneroso».

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